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Epiphone SG G-400: recensione della mia nuova chitarra

Di foto ne potete trovare quante ne volete, ma io inizio comunque con quella della MIA chitarra nuova:

 

 

Si tratta di una chitarra di fascia bassa, anche se decente, ma avevo voglia di una SG da veramente tantissimo tempo ed ho deciso finalmente di togliermi questo sfizio complici il Natale ed una serie di coincidenze che non sto qui a spiegare.

Parto subito con le note dolenti: i pickup! Se quello al ponte può passare, quello al manico è un po' troppo impastato per cui con i puliti sembra di parlare con la bocca piena e i distorti non decollano, lasciando sempre la sensazione che vorresti qualcosa in più, qualcosa di caldo e meno grintoso del suono al ponte, ma con una certa spinta.
Ecco, se mai ci spenderò altri soldi quasi certamente saranno sui pickup, passando magari a degli EMG che vengono usati su una sua sorella, sempre Epiphone, oppure prenderei un altro set I-SPIRA di Luca Villani che ben mi ha consigliato per la Telecaster. Il suono però sarebbe sempre orientato all'hard rock, perché non voglio stravolgerla.

A parte i pickup tutto il resto è positivo. La costruzione è decisamente decente, soprattutto considerando i 250 euro spesi, con la vernice senza sbavature (una sola sulla spalla destra visibile solo cercandola) con legni buoni, anche se non eccezionali. Manico incollato e tastiera scorrevole.
Monta corde con scalatura .09, quindi vedremo come se la cava con le 0.10 al prossimo passaggio.

Il volume, ovviamente indotto dagli humbuckers, è più alto di quello della Tele a parità di settaggio dell'ampli, con una leggera escursione verso l'alto quando passo dal pickup al ponte a quello al manico. I volumi quindi non sono omogenei, cosa a cui si può rimediare abbassando leggermente il pickup, ma col rischio che il suono diventi ancora più impastato.

I controlli sono un po' piccoli e ravvicinati per me che sono abituato agli spazi della Telecaster, ma non sono uno che cambia poi così spesso il volume della chitarra (anche se dicono sia cosa buona da fare). I volumi ed i toni sono separati per ciascun pickup con una buona escursione.

La Epiphone SG ha lo stesso difetto di tutte le SG che si rifanno alla Gibson: con la tracolla il peso del manico porta la chitarra ad abbassarsi, per cui bisogna farci l'abitudine e porvi rimedio o tenendo la tastiera con la sinistra, oppure appoggiando l'avambraccio destro sul corpo, oppure ancora comprando una tracolla antiscivolo (che aiuta, ma non risolve) oppure ancora mettendo un peso a destra (?).

Direi in definitiva che sono soddisfatto dell'acquisto. Per rimediare ai difetti del suono potrei adottare un'equalizzazione diversa, ma devo vedere come fare nel caso usassi anche la Tele.

Chiudo con una nota sul negozio dove l'ho acquistata, il "solito" famoso negozio bolognese che porta il nome del padre e condotto dai due figli.
Era il 24 dicembre, tardo pomeriggio. Nonostante il rinfresco natalizio Davide, affabile come al solito, mi ha seguito per bene. L'idea, conoscendomi un pochetto, era farmi provare qualcosa di meglio, ma il badget mi ha costretto a rimanere sulle Epiphone. Non vi dico quanto è stato paziente (qualunque sia la spesa io non sono un cliente facile), facendomi provare anche le Les Paul e qualche altra variazione sulla SG. Sono stato tentato anche da un'altra Telecaster in mogano, oppure una Tele thinline, quella con gli humbucker. Alla fine ho deciso per la SG nera. E devo dire anche che Davide mi ha fatto anche uno sconticino e, forse perché era Natale, forse perché c'è stato un tempo in cui ho speso "qualcosina" in quel negozio (secoli fa), mi hanno anche regalato una custodia.

Il 12 dovrò decidere se portare alla prove solo la Tele o anche la SG. Nel caso vi farò sapere come si comporta con la prova comparata sul campo.

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